Maxi sequestro di oltre 6 tonnellate di prosciutti: trovati congelati e scaduti venduti come freschi in vaschetta

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Scritto Da Maria Di Bianco
Classe ’91, originaria di Tramonti, in Costiera Amalfitana. Laureata con lode in Tecniche Erboristiche all’Università degli Studi di Salerno (esperta quindi di salute e rimedi naturali). Laureata alla magistrale con lode in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli.

Il NAS di Bologna sequestra oltre 6 tonnellate di salumi per gravi violazioni igienico-sanitarie in un salumificio

Un’importante operazione condotta dai Carabinieri del NAS di Bologna ha portato al sequestro di oltre 6 tonnellate di salumi all’interno di un salumificio situato nella provincia di Bologna. Durante l’ispezione, sono emerse gravi irregolarità in merito alla gestione, conservazione e tracciabilità dei prodotti, con potenziali rischi per la salute pubblica.

Le irregolarità riscontrate nel salumificio di Bologna: scatta il maxi sequestro

Maxi sequestro prosciutto Bologna

I militari hanno trovato numerosi salumi, tra cui prosciutti, guanciali, pancette e culatte, conservati in modo non conforme alle normative sanitarie. In particolare, diversi di questi prodotti risultavano privi di etichettatura, impedendo qualsiasi tentativo di tracciare la loro provenienza. La mancanza di etichettatura rappresenta una violazione significativa delle normative alimentari, poiché mette in pericolo la sicurezza del consumatore, in quanto non è possibile verificare la qualità, la data di produzione e la corretta conservazione degli alimenti.

Il rischio dei prodotti scaduti e congelati

Un aspetto ancor più grave riguarda la gestione dei prodotti scaduti. Durante l’ispezione, è emerso che alcuni salumi, scaduti da anni, venivano sottoposti a congelamento per periodi prolungati superiori ai sei mesi. Successivamente, venivano scongelati, affettati e confezionati in vaschette per la vendita, senza alcuna attenzione al loro stato di freschezza e sicurezza alimentare. Questa pratica è particolarmente pericolosa, in quanto il congelamento e il successivo scongelamento non garantiscono la sicurezza microbiologica del prodotto, aumentando il rischio di intossicazioni alimentari e di gravi problemi gastrointestinali per i consumatori.

Problemi con condimenti e spezie

L’ispezione ha rivelato anche la presenza di spezie e condimenti scaduti, immagazzinati in condizioni non idonee. Questi prodotti erano conservati in bancali esposti agli agenti atmosferici e senza alcuna protezione adeguata. Di conseguenza, erano vulnerabili a contaminazioni da parte di insetti e altri infestanti. Tali condizioni possono compromettere la sicurezza dei prodotti e, di conseguenza, rappresentano una grave violazione delle normative sanitarie.

Conservazione non sicura del sale alimentare

Un altro elemento che ha destato preoccupazione è stato il ritrovamento di decine di bancali di sale alimentare utilizzato per la lavorazione dei prosciutti. Questi erano stoccati all’esterno dello stabilimento, esposti a condizioni ambientali non controllate, aumentando il rischio di contaminazione da agenti esterni e mettendo a repentaglio la qualità del prodotto finale.

Il sequestro e le sanzioni

Maxi sequestro prosciutto Bologna

A seguito delle irregolarità accertate, i prodotti alimentari, per un valore commerciale di circa 180.000 euro, sono stati posti sotto sequestro. L’azienda è stata multata con una sanzione amministrativa di 3.500 euro, mentre l’attività è stata segnalata all’AUSL per l’adozione di ulteriori provvedimenti. Le autorità competenti sono ora impegnate a garantire che vengano adottati tutti gli accorgimenti necessari per ripristinare la sicurezza igienico-sanitaria dell’impianto e tutelare la salute dei consumatori.

Questa operazione evidenzia l’importanza delle ispezioni dei NAS per prevenire fenomeni di frode alimentare e garantire che i prodotti in vendita siano sicuri per la salute del pubblico. Il controllo e la tracciabilità dei prodotti sono essenziali per preservare la qualità e la sicurezza alimentare, e per contrastare pratiche fraudolente che possono compromettere il benessere dei consumatori.

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