Elicobacter pylori: sintomi intestinali, cos’è, cause, cure e rimedi per combatterlo

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Scritto Da Maria Di Bianco
Classe ’91, originaria di Tramonti, in Costiera Amalfitana. Laureata con lode in Tecniche Erboristiche all’Università degli Studi di Salerno (esperta quindi di salute e rimedi naturali). Laureata alla magistrale con lode in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli.

Elicobacter pylori: sintomi intestinali, cos’è, cause, cure e rimedi

L’Helicobacter pylori (spesso chiamato anche “elicobacter”) è un batterio molto diffuso che può colonizzare la mucosa dello stomaco e dell’intestino. Spesso si associa a disturbi digestivi, ma in molti casi può essere presente anche senza sintomi evidenti. Comprendere sintomi, cause e possibili soluzioni è fondamentale per tutelare la salute gastrointestinale.

Cos’è l’elicobacter pylori

Helicobacter pilori

L’elicobacter pylori è un microrganismo a forma di spirale che vive nello stomaco umano. È particolarmente resistente agli ambienti acidi e ha la capacità di danneggiare la mucosa gastrica. La sua presenza è molto frequente nella popolazione mondiale: si stima che oltre il 50% delle persone ne sia portatrice, anche se non tutti sviluppano disturbi.

Come si trasmette

L’elicobacter pylori si trasmette prevalentemente per via oro-fecale o oro-orale, cioè attraverso il contatto con saliva, acqua o cibi contaminati. L’infezione spesso avviene durante l’infanzia e può rimanere silente per molti anni.

Sintomi intestinali e manifestazioni principali

Sebbene l’elicobacter pylori sia noto soprattutto per il suo coinvolgimento in patologie gastriche, può anche essere responsabile di disturbi intestinali. I sintomi più comuni includono:

  • Dolori addominali ricorrenti, soprattutto nella parte alta dell’addome

  • Sensazione di gonfiore, pienezza o bruciore di stomaco

  • Nausea e, talvolta, vomito

  • Diarrea o alterazione dell’alvo (alternanza tra stitichezza e diarrea)

  • Meteorismo e aumento dei gas intestinali

  • Perdita di appetito e calo ponderale nei casi più gravi

Non tutte le persone infette manifestano sintomi, ma in alcuni casi il batterio può provocare infiammazioni che si estendono dallo stomaco all’intestino, aggravando i disturbi digestivi.

Altre complicanze associate

L’infezione da elicobacter pylori è una delle principali cause di gastrite cronica, ulcera gastrica e duodenale. Nei casi più rari, è considerata un fattore di rischio per lo sviluppo di tumore allo stomaco e linfoma MALT.

Diagnosi

Helicobacter pilori

La diagnosi di infezione da elicobacter pylori si basa su diversi esami, tra cui:

  • Test del respiro all’urea (urea breath test): non invasivo e molto sensibile

  • Ricerca dell’antigene nelle feci

  • Test sierologici (ricerca degli anticorpi nel sangue)

  • Gastroscopia con biopsia della mucosa gastrica

Il test più utilizzato e meno invasivo resta l’urea breath test.

Cause e fattori di rischio

Oltre alla trasmissione tramite alimenti e acqua contaminati, i fattori che aumentano il rischio di infezione includono:

  • Condizioni igieniche precarie

  • Vita in ambienti affollati

  • Stretto contatto familiare con persone infette

  • Residenza in aree geografiche dove il batterio è molto diffuso

La predisposizione genetica e alcune abitudini alimentari possono influire sulla suscettibilità all’infezione.

Cure e trattamenti

Il trattamento dell’elicobacter pylori è basato su una terapia eradicante, che combina più antibiotici con farmaci inibitori della pompa protonica (PPI) per ridurre l’acidità gastrica e favorire l’eliminazione del batterio.

I protocolli più usati prevedono:

  • Associazione di due o più antibiotici (come claritromicina, amoxicillina, metronidazolo)

  • Inibitori di pompa protonica per abbassare l’acidità dello stomaco

  • A volte si aggiunge anche il bismuto per aumentare l’efficacia del trattamento

La terapia dura in media 7-14 giorni. È fondamentale seguire le indicazioni mediche e completare il ciclo di antibiotici per evitare ricadute o resistenze.

Rimedi naturali e consigli utili

Oltre alla terapia farmacologica, alcuni accorgimenti e rimedi possono aiutare a ridurre i sintomi e a migliorare il benessere intestinale:

  • Seguire una dieta equilibrata ricca di fibre, frutta, verdura e povera di cibi irritanti (come fritti, alcol e spezie piccanti)

  • Evitare il fumo e l’abuso di alcol

  • Consumare probiotici, che possono sostenere la salute della flora intestinale (sempre previo parere medico)

  • Gestire lo stress, che può aggravare i sintomi gastrici e intestinali

  • Mangiare pasti piccoli e frequenti per ridurre l’irritazione della mucosa

La fitoterapia (ad esempio, uso di estratti di liquirizia deglicirrizinata o mastic gum) può essere di supporto ma non sostituisce la terapia antibiotica.

L’eliminazione completa del batterio è possibile nella maggior parte dei casi seguendo la terapia corretta. La prevenzione passa principalmente da buone abitudini igieniche e alimentari, oltre che dalla diagnosi tempestiva in caso di sintomi sospetti.

Rivolgersi sempre al medico per una diagnosi certa e per un percorso terapeutico personalizzato.

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