Dieta carnivora: menu settimanale completo, cosa mangiare e evitare, benefici e possibili rischi

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Scritto Da Maria Di Bianco
Classe ’91, originaria di Tramonti, in Costiera Amalfitana. Laureata con lode in Tecniche Erboristiche all’Università degli Studi di Salerno (esperta quindi di salute e rimedi naturali). Laureata alla magistrale con lode in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli.

Dieta carnivora: il menu settimanale, gli alimenti da mangiare e togliere e quali sono i benefici e le controindicazioni

La dieta carnivora è un regime alimentare che si basa quasi esclusivamente sul consumo di alimenti di origine animale, eliminando completamente o quasi tutti i vegetali. Negli ultimi anni ha suscitato interesse per la sua semplicità e per i potenziali effetti su infiammazioni croniche, disturbi intestinali e gestione del peso. Ma è davvero efficace? E per chi è indicata?

Questa dieta si basa sul principio che l’essere umano possa trarre il massimo beneficio dal consumo di carne, uova e pesce, riducendo o eliminando del tutto fibre, zuccheri e carboidrati. È una dieta chetogenica estrema, simile per molti aspetti alla keto, ma ancora più restrittiva.

Benefici della dieta carnivora

Dieta carnivora

Molti sostenitori riportano benefici significativi, soprattutto nei primi mesi:

  • Riduzione dell’infiammazione

  • Miglioramento di problematiche intestinali (SIBO, colon irritabile)

  • Perdita di peso rapida

  • Scomparsa del gonfiore addominale

  • Migliore concentrazione e umore più stabile

  • Controllo della glicemia grazie all’assenza di zuccheri

Tuttavia, non esistono ancora studi a lungo termine che ne confermino la sicurezza.

Cosa si mangia nella dieta carnivora

Gli alimenti ammessi in questa dieta sono esclusivamente di origine animale. Ecco una lista degli alimenti consentiti:

  • Carne rossa (manzo, agnello, vitello, selvaggina)

  • Carne bianca (pollo, tacchino)

  • Frattaglie (fegato, cuore, reni)

  • Pesce e frutti di mare

  • Uova

  • Grassi animali (strutto, burro, se tollerato)

  • Brodi di ossa

  • Sale e spezie naturali (con moderazione)

Talvolta alcuni seguaci includono latticini a basso contenuto di lattosio, come formaggi stagionati o burro chiarificato, ma non è sempre accettato da tutti i protocolli carnivori.

Cosa si elimina nella dieta carnivora

Sono esclusi tutti i cibi di origine vegetale:

  • Verdura e frutta

  • Legumi

  • Cereali (pane, pasta, riso, ecc.)

  • Dolci e zuccheri

  • Oli vegetali (oliva, mais, girasole)

  • Caffè, tè e bevande vegetali

  • Alcol

Tutto ciò che non proviene dal regno animale viene rimosso, il che rende la dieta molto restrittiva e inadatta a tutti.

Menu settimanale di dieta carnivora

Dieta carnivora

Ecco un esempio orientativo di menu settimanale per chi segue la dieta carnivora:

Lunedì
Colazione: uova strapazzate e pancetta
Pranzo: bistecca di manzo alla griglia
Cena: petto di pollo arrosto

Martedì
Colazione: hamburger di carne
Pranzo: fegato di vitello con burro
Cena: salmone al forno

Mercoledì
Colazione: uova sode
Pranzo: agnello alla griglia
Cena: gamberi e calamari alla piastra

Giovedì
Colazione: salsicce artigianali
Pranzo: arrosto di manzo
Cena: carpaccio di tonno

Venerdì
Colazione: omelette al formaggio (stagionato)
Pranzo: costine di maiale
Cena: frattaglie miste

Sabato
Colazione: uova al tegamino e burro chiarificato
Pranzo: pesce spada alla piastra
Cena: pollo intero al forno

Domenica
Colazione: uova strapazzate
Pranzo: tagliata di manzo
Cena: tartare di carne cruda

Controindicazioni della dieta carnivora

Nonostante i potenziali effetti positivi, la dieta carnivora può comportare rischi importanti:

  • Carenza di fibre, con conseguenti disturbi intestinali nel lungo periodo

  • Carenze nutrizionali, soprattutto di vitamina C, K, e alcuni antiossidanti

  • Sovraccarico renale, se protratta nel tempo

  • Aumento del colesterolo LDL in soggetti predisposti

  • Monotonia alimentare e difficoltà sociali legate alle occasioni conviviali

Non è adatta a donne in gravidanza, bambini, anziani, né a chi ha patologie metaboliche non controllate.

La dieta carnivora può rappresentare una soluzione temporanea o terapeutica in casi selezionati, ma è sempre fondamentale il supporto di un nutrizionista o medico specializzato. Come ogni regime alimentare estremo, deve essere affrontata con consapevolezza e monitoraggio, per evitare effetti collaterali e carenze nutrizionali.

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