Dieta carnivora: il menu settimanale, gli alimenti da mangiare e togliere e quali sono i benefici e le controindicazioni
La dieta carnivora è un regime alimentare che si basa quasi esclusivamente sul consumo di alimenti di origine animale, eliminando completamente o quasi tutti i vegetali. Negli ultimi anni ha suscitato interesse per la sua semplicità e per i potenziali effetti su infiammazioni croniche, disturbi intestinali e gestione del peso. Ma è davvero efficace? E per chi è indicata?
Questa dieta si basa sul principio che l’essere umano possa trarre il massimo beneficio dal consumo di carne, uova e pesce, riducendo o eliminando del tutto fibre, zuccheri e carboidrati. È una dieta chetogenica estrema, simile per molti aspetti alla keto, ma ancora più restrittiva.
Benefici della dieta carnivora
Molti sostenitori riportano benefici significativi, soprattutto nei primi mesi:
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Riduzione dell’infiammazione
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Miglioramento di problematiche intestinali (SIBO, colon irritabile)
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Perdita di peso rapida
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Scomparsa del gonfiore addominale
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Migliore concentrazione e umore più stabile
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Controllo della glicemia grazie all’assenza di zuccheri
Tuttavia, non esistono ancora studi a lungo termine che ne confermino la sicurezza.
Cosa si mangia nella dieta carnivora
Gli alimenti ammessi in questa dieta sono esclusivamente di origine animale. Ecco una lista degli alimenti consentiti:
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Carne rossa (manzo, agnello, vitello, selvaggina)
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Carne bianca (pollo, tacchino)
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Frattaglie (fegato, cuore, reni)
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Pesce e frutti di mare
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Uova
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Grassi animali (strutto, burro, se tollerato)
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Brodi di ossa
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Sale e spezie naturali (con moderazione)
Talvolta alcuni seguaci includono latticini a basso contenuto di lattosio, come formaggi stagionati o burro chiarificato, ma non è sempre accettato da tutti i protocolli carnivori.
Cosa si elimina nella dieta carnivora
Sono esclusi tutti i cibi di origine vegetale:
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Verdura e frutta
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Legumi
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Cereali (pane, pasta, riso, ecc.)
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Dolci e zuccheri
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Oli vegetali (oliva, mais, girasole)
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Caffè, tè e bevande vegetali
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Alcol
Tutto ciò che non proviene dal regno animale viene rimosso, il che rende la dieta molto restrittiva e inadatta a tutti.
Menu settimanale di dieta carnivora
Ecco un esempio orientativo di menu settimanale per chi segue la dieta carnivora:
Lunedì
Colazione: uova strapazzate e pancetta
Pranzo: bistecca di manzo alla griglia
Cena: petto di pollo arrosto
Martedì
Colazione: hamburger di carne
Pranzo: fegato di vitello con burro
Cena: salmone al forno
Mercoledì
Colazione: uova sode
Pranzo: agnello alla griglia
Cena: gamberi e calamari alla piastra
Giovedì
Colazione: salsicce artigianali
Pranzo: arrosto di manzo
Cena: carpaccio di tonno
Venerdì
Colazione: omelette al formaggio (stagionato)
Pranzo: costine di maiale
Cena: frattaglie miste
Sabato
Colazione: uova al tegamino e burro chiarificato
Pranzo: pesce spada alla piastra
Cena: pollo intero al forno
Domenica
Colazione: uova strapazzate
Pranzo: tagliata di manzo
Cena: tartare di carne cruda
Controindicazioni della dieta carnivora
Nonostante i potenziali effetti positivi, la dieta carnivora può comportare rischi importanti:
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Carenza di fibre, con conseguenti disturbi intestinali nel lungo periodo
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Carenze nutrizionali, soprattutto di vitamina C, K, e alcuni antiossidanti
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Sovraccarico renale, se protratta nel tempo
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Aumento del colesterolo LDL in soggetti predisposti
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Monotonia alimentare e difficoltà sociali legate alle occasioni conviviali
Non è adatta a donne in gravidanza, bambini, anziani, né a chi ha patologie metaboliche non controllate.
La dieta carnivora può rappresentare una soluzione temporanea o terapeutica in casi selezionati, ma è sempre fondamentale il supporto di un nutrizionista o medico specializzato. Come ogni regime alimentare estremo, deve essere affrontata con consapevolezza e monitoraggio, per evitare effetti collaterali e carenze nutrizionali.