Attacco di panico: sintomi, cause, come gestirlo e cosa fare

Foto dell'autore
Scritto Da Maria Di Bianco
Classe ’91, originaria di Tramonti, in Costiera Amalfitana. Laureata con lode in Tecniche Erboristiche all’Università degli Studi di Salerno (esperta quindi di salute e rimedi naturali). Laureata alla magistrale con lode in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli.

Attacco di panico: sintomi, cause, come gestirlo e cosa fare

L’attacco di panico è un episodio di intensa paura o disagio che si manifesta in modo improvviso, spesso senza una causa apparente. Può colpire chiunque, anche persone sane che non hanno mai avuto problemi psicologici. Riconoscerlo e sapere come affrontarlo è fondamentale per ridurre l’impatto che può avere sulla qualità della vita.

Un attacco di panico non è solo un’esperienza emotiva: coinvolge anche il corpo, con sintomi fisici che spesso spaventano chi lo vive e lo portano a pensare di avere una grave malattia. Per questo motivo è importante informarsi e imparare a distinguere i sintomi da altri disturbi fisici o psichici.

Che cos’è un attacco di panico

Attacco di panico

Un attacco di panico si presenta come un’esplosione acuta di ansia che raggiunge il picco in pochi minuti. Può durare in media tra i 5 e i 20 minuti, anche se in alcuni casi può protrarsi più a lungo.

Spesso insorge in maniera imprevista, anche durante il sonno o in situazioni di apparente tranquillità. Sebbene possa spaventare molto, non è pericoloso per la salute fisica.

Sintomi più frequenti

I sintomi di un attacco di panico possono variare da persona a persona, ma i più comuni sono:

  • Palpitazioni, tachicardia o battito irregolare;
  • Sudorazione eccessiva;
  • Sensazione di soffocamento o mancanza d’aria;
  • Dolore o fastidio al petto;
  • Tremori o scosse;
  • Vertigini, senso di svenimento;
  • Brividi o vampate di calore;
  • Paura di impazzire o di perdere il controllo;
  • Sensazione di distacco dalla realtà (derealizzazione) o da sé stessi (depersonalizzazione).

Questi sintomi spesso spingono chi li prova a recarsi al pronto soccorso convinto di essere vittima di un infarto o di una grave patologia.

Le cause e i fattori scatenanti

Le cause precise degli attacchi di panico non sono del tutto note, ma si ritiene che derivino da una combinazione di fattori:

  • Predisposizione genetica;
  • Alti livelli di stress o traumi recenti o passati;
  • Squilibri chimici cerebrali, in particolare della serotonina e della noradrenalina;
  • Disturbi d’ansia preesistenti o depressione;
  • Consumo di sostanze eccitanti come caffeina, nicotina, alcol o droghe.

Diagnosi e test

Attacco di panico

La diagnosi viene effettuata da uno psicologo, psicoterapeuta o psichiatra sulla base di:

  • Colloqui clinici e raccolta della storia personale;
  • Valutazioni psicodiagnostiche, quando necessario;
  • Esclusione di cause mediche attraverso esami fisici (elettrocardiogramma, esami del sangue) per assicurarsi che i sintomi non siano legati ad altre condizioni.

Non esiste un test specifico per l’attacco di panico, ma una valutazione accurata aiuta a escludere altre problematiche e orientare verso il trattamento più adatto.

Come gestire un attacco di panico

Affrontare un attacco di panico può essere difficile, ma esistono tecniche e strategie utili per contenerlo. Alcuni suggerimenti:

  • Respira lentamente e profondamente, concentrandoti sull’aria che entra ed esce dai polmoni;
  • Rassicura te stesso: ricorda che l’attacco non è pericoloso e passerà in pochi minuti;
  • Sposta l’attenzione dal corpo alla mente, ad esempio contare all’indietro o concentrarsi su oggetti intorno a te;
  • Evita di fuggire dalla situazione: rimanere dove sei ti aiuta a perdere meno controllo;
  • Chiedi supporto a una persona di fiducia se presente.

Con l’aiuto di uno specialista si possono anche apprendere tecniche di rilassamento e gestione dell’ansia a lungo termine.

Trattamenti efficaci

Il trattamento degli attacchi di panico può prevedere:

  • Psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT), altamente efficace per comprendere e modificare i pensieri distorti che alimentano l’ansia;
  • Terapia farmacologica, con ansiolitici o antidepressivi, nei casi più intensi o cronici;
  • Modifiche dello stile di vita: ridurre caffeina, aumentare l’attività fisica, curare il sonno e l’alimentazione.

La combinazione di più approcci spesso garantisce i migliori risultati e una buona gestione a lungo termine.

Un attacco di panico può essere un’esperienza sconvolgente, ma è anche un segnale importante del nostro corpo. Riconoscerlo, parlarne e chiedere aiuto sono i primi passi verso un percorso di consapevolezza e guarigione. Nessuno dovrebbe affrontare tutto da solo: esistono strumenti, strategie e professionisti in grado di offrire un valido supporto.

Lascia un commento