Cisti ovarica: sintomi, cause, test da fare e cure per trattarle

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Scritto Da Maria Di Bianco
Classe ’91, originaria di Tramonti, in Costiera Amalfitana. Laureata con lode in Tecniche Erboristiche all’Università degli Studi di Salerno (esperta quindi di salute e rimedi naturali). Laureata alla magistrale con lode in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli.

Cisti ovarica: sintomi, cause, test e cure

Le cisti ovariche sono sacche piene di liquido che si sviluppano sulle ovaie o al loro interno. La maggior parte di esse è benigna e spesso asintomatica, ma in alcuni casi possono causare disturbi o richiedere un trattamento specifico. Comprendere i sintomi, le cause, le opzioni diagnostiche e terapeutiche è fondamentale per affrontare al meglio questa condizione, che colpisce donne di tutte le età, soprattutto in età fertile.

Che cos’è una cisti ovarica

Cisti ovarica

Le cisti ovariche sono formazioni che possono variare per dimensione, struttura e natura. Si classificano principalmente in:

  • Cisti funzionali: le più comuni, legate al ciclo mestruale e generalmente transitorie;
  • Cisti dermoidi, endometriosiche o cistoadenomi: meno frequenti, spesso di origine non funzionale, possono richiedere monitoraggio o interventi.

La maggior parte delle cisti si riassorbe spontaneamente entro pochi mesi, ma è importante riconoscerle e monitorarle con l’aiuto di uno specialista.

Sintomi più comuni

Molte donne con cisti ovariche non avvertono sintomi. Tuttavia, quando presenti, i sintomi possono includere:

  • Dolore pelvico, acuto o sordo, soprattutto durante l’ovulazione o i rapporti sessuali;
  • Gonfiore addominale o sensazione di pesantezza;
  • Alterazioni del ciclo mestruale;
  • Minzione frequente o difficoltà a svuotare completamente la vescica;
  • Nausea o sensazione di pienezza.

In rari casi, la cisti può rompersi o torcersi (torsione ovarica), provocando dolore improvviso e intenso che richiede intervento medico urgente.

Cause e fattori di rischio

Le cause possono variare a seconda del tipo di cisti. Tra le più comuni:

  • Squilibri ormonali;
  • Gravidanza (alcune cisti si formano all’inizio della gestazione);
  • Endometriosi;
  • Infezioni pelviche gravi;
  • Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).

Fattori di rischio includono età fertile, cicli irregolari, uso di terapie ormonali o una familiarità per condizioni ginecologiche.

Diagnosi: come riconoscere una cisti ovarica

Cisti ovarica

La diagnosi avviene generalmente attraverso una visita ginecologica accompagnata da ecografia pelvica. In alcuni casi possono essere prescritti:

  • Esami del sangue (come il CA-125);
  • Risonanza magnetica o TC se necessario;
  • Laparoscopia diagnostica, nei casi più complessi.

Trattamenti disponibili

Il trattamento dipende da diversi fattori: tipo, dimensione della cisti, presenza di sintomi e età della paziente.

  • Osservazione: spesso sufficiente per cisti funzionali asintomatiche;
  • Terapia ormonale: come la pillola anticoncezionale, utile per ridurre la comparsa di nuove cisti;
  • Chirurgia: indicata se la cisti è grande, dolorosa, non si riassorbe o si sospetta una natura maligna. Può avvenire per via laparoscopica o laparotomica.

Mantenere un monitoraggio regolare tramite controlli ginecologici è essenziale per prevenire complicazioni e valutare l’evoluzione della cisti.

Una cisti ovarica non è necessariamente un motivo di allarme, ma è importante non sottovalutarla. Conoscere i campanelli d’allarme, affidarsi a controlli regolari e seguire le indicazioni dello specialista aiuta a gestire la condizione con serenità e consapevolezza. In caso di dubbi o sintomi persistenti, il consulto medico rimane la miglior scelta per una diagnosi accurata e personalizzata.

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